I gendarmi della memoria by Giampaolo Pansa

I gendarmi della memoria by Giampaolo Pansa

autore:Giampaolo Pansa
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-25T16:00:00+00:00


Da Visconti a Falco

Un attore di "Ossessione", il capolavoro di Luchino Visconti, fu impiccato da partigiani comunisti in Veneto insieme al fratello, sul finire della guerra civile. In passato, m'era capitato di sentirne parlare più di una volta. Poi avevo scovato una traccia in un dizionario degli attori italiani di cinema. Infine, un libro di Antonio Serena, "I giorni di Caino", mi aveva rivelato le circostanze della sua morte. Ma non conoscevo ancora nulla della vita precedente di Elio Marcuzzo. Sapevo soltanto che era nato a Treviso.

Allora ho cercato se in quella città esistesse ancora qualcuno di cognome Marcuzzo. L'ho trovato. Anzi, l'ho trovata: era Rina Marcuzzo, sorella di Elio. Una signora di 86 anni, cortese, generosa, con molti ricordi. Sono andato a incontrarla. E ho raccolto questa storia.

Prima della guerra, la famiglia Marcuzzo era composta di sei persone. Il padre si chiamava Guido Antonio Marcuzzo, la madre Novella Angeli. Erano commercianti e, a Treviso, possedevano un bar in via Nino Bixio, appena fuori da Porta Carlo Alberto. Avevano quattro figli. La prima era Jole, nata nel 1915. Il secondo era Elio, nato il 22 luglio 1917. Poi veniva Rina, del 1921. E infine Armando, del 1922.

Delle due femmine, Jole aveva preso il diploma di maestra elementare ed era rimasta in casa, senza sposarsi. Anche Rina si era diplomata maestra, poi si era iscritta all'Università veneziana di Cà Foscari. Dopo la guerra, si sarebbe laureata in Lettere a Urbino e avrebbe fatto l'insegnante a Treviso.

I due maschi avevano studiato entrambi al Collegio Pio X di Treviso, un istituto cattolico, il migliore della città. Il maggiore dei due, Elio, aveva una passione travolgente per il cinema e voleva fare l'attore. Dopo aver preso la licenza liceale, convinse i genitori a lasciarlo partire per Roma. Gli promise che, una volta arrivato nella capitale, si sarebbe subito iscritto alla facoltà di Medicina, come volevano loro. Ma a Roma, Elio realizzò il suo sogno: entrare al Centro sperimentale di cinematografia.

Era un ragazzo non molto alto, asciutto, i capelli neri e ricci, lo sguardo che catturava. E aveva un viso bellissimo. Dice la sorella Rina: "Un critico di cinema aveva paragonato il suo volto a quello del Cristo dipinto da Antonello da Messina, per il taglio dolente degli occhi e le labbra carnose".

Cominciò a recitare nel 1937, quando aveva appena 20 anni. Il suo primo film fu "Il feroce Saladino" del regista Mario Bonnard. Un dizionario degli attori italiani di cinema, curato da Enrico Lancia e da Roberto Poppi, pubblicato da Gremese editore nel 2003, ne elenca altri tredici, compreso il più importante: "Ossessione" di Visconti.

Visconti girò il film nel 1942. Marcuzzo v'interpretava lo "Spagnolo", un personaggio senza radici, ambiguo, che propone al protagonista, il vagabondo Massimo Girotti, di mettersi in affari insieme, mentre fuggono verso Ancona.

A quel tempo, Visconti aveva 36 anni, era secco e con un viso da rapace. Una fotografia lo ritrae sul set, accanto a Marcuzzo, che ha appena compiuto o sta per compiere i 25 anni. E la dedica autografa



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